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DICHIARAZIONI

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TURI VASILE - scrittore, regista, produttore

L'Antico Lavatoio di Lentini, destinato a proteggere la dignità del lavoro femminile sottraendolo alle incertezze e a volte ai rigori dell'esterno, è stato distrutto quasi certamente da un incendio doloso. I piromani hanno inteso con il loro gesto lanciare un segnale di sfregio alla cultura e all'arte, essendo stato il Lavatoio trasformato in Auditorium Comunale. Vi si tenevano convegni, mostre, concerti e conferenze; dava fastidio solo a quegli ignoranti e a quegli incolti che si sentono offesi dalla cultura per un complesso di inferiorità. Le fiamme sono a volte purificatrici ma sono anche la pena inflitta ai dannati. In questo caso esse sono, metaforicamente, destinate a inquietare le loro coscienze. Le condanna la reazione dei cittadini lentinesi anche della diaspora che manifestano la loro indignazione e offrono la loro solidarietà anche materiale perché il Lavatoio sia ricostruito al più presto. Si tratta di salvare un sogno di civiltà di una Città che tanti contributi ha dato alla Filosofia e alla Poesia. Si tratta di isolare i colpevoli alla loro vergogna. Turi Vasile

L'Appello di GUGLIELMO TOCCO

L’antico Lavatoio, l’Auditorium Comunale di via Focea non cè più. Un incendio lo ha distrutto in un caldo pomeriggio di questa orribile estate lentinese (pochi giorni fa altri incendi hanno distrutto magazzini e depositi, per non dire dell’incendio della Cityper di qualche mese fa). L’auditorium fu ricavato dalla struttura del vecchio lavatoio comunale (poi deposito di mezzi e utensili della Nettezza Urbana) poco più di vent’anni fa. Il progetto fu redatto dall’istituto per Geometri, ma la volontà politica, bisogna riconoscerlo, fu dell’on.le Mario Bosco, allora sindaco, del preside Giuseppe Moncada, all’epoca assessore ai Lavori Pubblici, e di Riccardo Insolia, già sindaco e in quel periodo segretario del PCI. Per oltre vent’anni e fino a ieri l’Antico Lavatoio è stato l’Agorà della città: è stato il luogo dove si sono tenuti gli incontri, i dibattiti, i convegni, i congressi di partito, il battesimo di nuove formazioni politiche, la presentazioni di liste e di candidati, la presentazione delle squadre di calcio ad inizio stagione, le rappresentazioni e i saggi scolastici, ma anche qualche concerto, qualche rappresentazione teatrale e molti matrimoni civili. Io e la mia vasta cerchia di amici vi abbiamo tenuto la presentazione di tutti i San Valentino, le serate delle Cicogne (una dedicata alla poesia di Papa Giovanni Paolo II, una a Carlo Lo Presti, una a Sebastiano Addamo, una a Nino Uccello, una ai sindaci-poeti di Lentini, Carlentini e Francofonte…). Il Kiwanis club, tra le tante iniziative, vi ha tenuto molte edizioni del premio Nazionale di Poesia dialettale intitolato a Ciccio Carrà Tringali. Vi si sono tenute mostre d’arte, presentazioni di libri (Cardillo, Valenti, Cardello, Tinnirello, Siracusano, Martines, Zagarella, Cannone, io stesso). Sul suo piccolo palcoscenico sono passati il senatore Macaluso, il giudice Santiapichi, lo scrittore Vincenzo Consolo, il professore Sylvano Nigro, il Filosofo Manlio Sgalambro, lo scrittore Sebastiano Addamo, il regista e scrittore Turi Vasile, don Ciotti, i presidenti della Commissione Antimafia Centaro e Lumia, tutti i politici della provincia ancora in auge, dal presidente della provincia Marziano agli on.li Santi Nicita, Pippo Gianni, Rino Piscitello, Centaro, Zappulla, De Benedictis, rotondo, Confalone, Granata, … Ora questo luogo non c’è più. Ma non manca solo il luogo della memoria del ricordo di momenti indimenticabili e di confronti appassionati, di eleborazione di idee. Manca anche il posto dove continuare ad incontrarsi, a confrontarsi, ad elaborare. Immagino che il comune provvederà, prima o poi, a ricostruirlo o a sostituirlo con un altro. Ma credo che si possa fare qualcosa di più, di meglio, di più veloce, di molto onorevole: mobilitare l’intera città perché il l’antico lavatoio venga ricostruito subito da tutti noi. Molte delle personalità citate hnno la possibilità di dare un contributo in denaro proporzionato alle proprie possibilità. Molte imprese, molti studi tecnici, molti comercianti possono dare un piccolo contributo. Ma possono essere organizzate anche mille serate di spettacolo, di musica, di teatro con l’obbiettivo di destinare gli incassi interamente alla ricostruzione dell’Antico Lavatoio (penso alla Compagnia dell’Encelado Superbo, ad Alfio Antico, ai Sikania, ai fratelli Cattano, a Enzo Ferraro per lo spettacolo, a tanti artisti che potrebbero donare loro opere per un’asta, ecc.) Dalla sciagura può nascere una opportunità: ripristinare uno spirito comunitario di questa città, attualmente perduto, attorno al nobile obbiettivo della ricostruzione del lavatorio. Si può costituire immediatamente un comitato di cittadini dinamici, conosciuti, apprezzati, fuori dalla mischia, in grado di unire e di collegarsi con i più vari e vasti ambiti della città. A me vengono in mente i nomi dell’avvocato Aldo Failla, del professore Alfredo Sgroi, dell’opinionista Salvatore Martines, del professor Armando Anzaldo, del maestro Enzo Ferraro, del dott. Franco Belfiore, ma chissà quanti altri potranno essere chiamati o potranno offrirsi volontari per questo ruolo. Da qua a Natale potremmo raggiungere un traguardo di tappa abbastanza vicino a quello finale. Guglielmo Tocco

CARMELO ABRAMO - ingegnere, insegnante

Inviato: [08/07/2007 0.17] 08/07/2007 0.17 Caro Gugliemo, sono stato assente qualche giorno da Lentini ed al rientro ho appreso e visto lo spettacolo desolante dei resti dell’ex-Lavatoio. Ho letto anche (ovviamente con ritardo) il tuo accorato appello con il quale, fra l’altro, mi hai fatto ricordare le innumerevoli iniziative che Lì si sono svolte. E leggendo me ne ricordavo altre. Non sto a tediarti più a lungo … solo desidero dirti che anche se non ho potuto rispondere subito al tuo appello … sono qui pronto a lavorare con tutti voi perché al più presto si possa consegnare quel luogo di cultura alla Città e soprattutto ai giovani. Tu sai che le mie competenze sono tecniche ed informatiche e per questo mi metto a disposizione di quanto andrà fatto e per quanto sono in grado di fare. Con ciò non intendo escludere anche un apporto di natura economica al progetto di rinascita. Grazie Guglielmo, per le tue iniziative come al solito brillanti e tempestive. Con affetto, tuo affezionato Carmelo Abramo

SEBASTIANO NER I- deputato, magistrato

Inviato: [03/07/2007 0.37] 03/07/2007 0.37 Caro Guglielmo, pur notando con rammarico di non essere nei tuoi pensieri tra i tanti che all'aufitorium hanno vissuto momenti importanti della loro vita e di quella di Lentini, aderisco convinto ad ogni iniziativa che possa ridare alla città un luogo di aggregazione poliforme. Nello Neri

PER CONTRIBUIRE

Conto Corrente per il versamento Banca Unipol Conto 90404 ABI 3127 CAB 84720 - COMITATO DEI GARANTI Avvocato Aldo Failla Preside Giuseppe Moncada dottor Franco Belfiore

FRANCESCO VALENTI - archeologo, storico

Inviato: [02/07/2007 13.59] 02/07/2007 13.59 Caro Guglielmo sono d'accordo con te e vorrei anche io dare un contributo anche se non sono tra gli uomini che contano (1 2 3 4 5 .......che tu citi) posso fare qualcosa? magari il primo libro che scrivo lo presentiamo nel nuovo lavatoio? dott. Valenti Francesco

GABRIELE - medico, cantante

Inviato: [02/07/2007 11.45] 02/07/2007 11.45 Caro Guglielmo, ieri sera mentre cantavo ho appreso dagli amici di Lentini che il lavatoio era stato distrutto dalle fiamme e subito ho pensato a te e al nostro incontro, quando hai letto le poesie di Tony. Una grave perdita per la città, ma anche, come dici tu, un'opportunità e una scommessa per la rinascita del simbolo di cultura e aggregazione, del cuore pulsante di questa Lentini che tanto ha dato e saputo esprimere nel corso della storia. Rimboccati le maniche dunque caro amico, smuovi le coscienze di politici e uomini di cultura e parti in quarta per ridare lustro e prestigio a questa nostra bistrattata terra. Con affetto. Gabriele

CIRO GRECO -consigliere comunale

Intervento del Prof. Ciro Greco, Capogruppo de “La Margherita” nel consiglio omunale di lentini, nella seduta del 10 luglio 2007 nel corso dello spazio destinato alle comunicazioni dei consiglieri comunali. Intervengo in rappresentanza del gruppo de “La Margherita” nello spazio dedicato alle comunicazioni per sviluppare due considerazioni e formulare due proposte. La prima considerazione e la prima proposta. Nel corso della settimana che si è appena conclusa molti nostri concittadini impegnati nella vita culturale, sociale ed economica della nostra comunità si sono riuniti e hanno intrapreso iniziative finalizzate a sollecitare, in breve tempo, la ricostruzione dell’auditorium comunale di via Focea, distrutto da un incendio domenica 1 luglio. Con sentite e pubbliche prese di posizione hanno sottolineato come l’ex lavatoio per più di vent’anni ha rappresentato il principale luogo dello svolgimento della vita democratica della città, utilizzato dalle scuole, dalle associazioni, dagli enti pubblici, dai partiti, dai circoli e dai singoli cittadini per promuovere incontri, dibattiti, convegni, congressi, presentazione di libri, concerti, spettacoli ed altro. Questi cittadini hanno giustamente evidenziato che la distruzione dell’auditorium comunale rappresenta una grave perdita non soltanto per il patrimonio edilizio lentinese ma soprattutto per la vita culturale e sociale della città. E hanno avviato, simbolicamente e concretamente, una colletta per consentire la ricostruzione del sito distrutto. Noi de “La Margherita” ci sentiamo vicini a questi cittadini, che promuovono un’istanza giusta, condivisa, credo, dall’intera città. Per questo motivo proponiamo all’amministrazione di predisporre, in tempi rapidi, un progetto per la ricostruzione dell’auditorium comunale di via Focea in chiave moderna, in grado di offrire i servizi che ha reso in questi venti anni con una struttura più efficiente e di verificare, tramite il Ministero per i Beni Culturali, anche direttamente il vicepremier On. Francesco Rutelli, e attraverso le opportunità offerte dai finanziamenti europei gestiti dalla Regione Siciliana, la possibilità di reperire risorse per la realizzazione della nuova struttura. Al tempo stesso, nel frattempo che si verifichi la possibilità di utilizzare queste fonti, chiediamo all’amministrazione comunale di mettere a disposizione dei cittadini, delle associazioni, dei club service e di tutte le organizzazioni che hanno usufruito dell’ex lavatoio, gli auditorium della scuola Vittorio Veneto di via Piave e della scuola Bottiglieri di via Federico di Svevia, predisponendo i dovuti servizi, al fine di consentire che la ricca vita culturale e sociale della città possa proseguire senza essere penalizzata dal grave incendio che ha distrutto l’ex lavatoio. e

RITA DISCO - Siracusa

Anche da Siracusa, condanniamo questa stupida manifestazione di inciviltà. E' proprio una vergogna! Rita Disco ---------- Initial Header ----------- From : agiresolidalesr@yahoogroups.com> To : Undisclosed-Recipient:, > Cc : Date : Sat, 8 Sep 2007 09:02:57 +0200 Subject : [agiresolidalesr] Fw: Turi Vasile sull'Antico lavatoio > > ----- Original Message ----- > From: Comitato Antico Lavatoio > To: agiresolidalelentini1@yahoo.it> ; Anzaldo Armando > Sent: Saturday, September 08, 2007 8:04 AM > Subject: Turi Vasile sull'Antico lavatoio > > > L'Antico Lavatoio di Lentini, destinato a proteggere la dignità del lavoro femminile sottraendolo alle incertezze e a volte ai rigori dell'esterno, è stato distrutto quasi certamente da un incendio doloso. > > I piromani hanno inteso con il loro gesto lanciare un segnale di sfregio alla cultura e all'arte, essendo stato il Lavatoio trasformato in Auditorium Comunale. Vi si tenevano convegni, mostre, concerti e conferenze; dava fastidio solo a quegli ignoranti e a quegli incolti che si sentono offesi dalla cultura per un complesso di inferiorità. > > Le fiamme sono a volte purificatrici ma sono anche la pena inflitta ai dannati. > > In questo caso esse sono, metaforicamente, destinate a inquietare le loro coscienze. Le condanna la reazione dei cittadini lentinesi anche della diaspora che manifestano la loro indignazione e offrono la loro solidarietà anche materiale perché il Lavatoio sia ricostruito al più presto. > > Si tratta di salvare un sogno di civiltà di una Città che tanti contributi ha dato alla Filosofia e alla Poesia. Si tratta di isolare i colpevoli alla loro vergogna. > > > > Turi Vasile

GIUSEPPE CARDELLO - poeta,

From: "Giuseppe Cardello" <gcardello@interfree.it> To: <armando.anzaldo@tin.it> Sent: Monday, July 02, 2007 3:41 PM Faccio mio l'appello di Guglielmo. E' chiaro che io e La Compagnia d'Encelado Superbo siamo pronti a qualsiasi iniziativa affinchè la nostra città possa riavere al più presto uno dei suoi pochi luogo d'incontro. Pippo Cardello Encelado Superbo

SALVATORE DI SALVO - Giornalista

Original Message ----- From: "Salvo Di Salvo" <salvo.disalvo@tin.it> To: "armando anzaldo" <armando.anzaldo@tin.it> Sent: Monday, July 02, 2007 5:40 PM Ho letto la riflessione di Guglelmo e la condivido. Sono disposto a sostenere le iniziative per la ricostruzione. Salvatore Di Salvo

ALDO FAILLA - avvocato, pres. Comitato Antico lavatoio

Inviato: [03/07/2007 9.53] 03/07/2007 9.53 Caro Guglielmo, la notizia, o meglio la diretta visione dell’incendio dell’auditorium comunale ha certamente colpito quanti, come me e come te, si sono misurati ed incontrati nel palcoscenico più importante della vita pubblica e socio-culturale di Lentini e dintorni. Quel sito, così duramente ferito, forse colpito a morte, ha rappresentato, ritengo, l’essere, l’essenza ed il divenire di diverse generazioni di cittadini non soltanto lentinesi, che hanno a cuore la crescita del Territorio e la giusta conservazione del patrimonio, progettandone insieme il futuro. Ed è per questo che nessuno di noi può, vuole e deve arrendersi all’idea che tale simbolo di eguaglianza e democrazia possa essere considerato perduto per sempre. Approvo ed anzi sposo la tua idea di mobilitarci tutti affinché al più presto, espletate le doverose indagini tecnico-giudiziarie, l’Auditorium possa risorgere, come l’Araba Fenice dalle sue ceneri (ex ceneris resurgit). E’ un discorso da fare adesso e non domani. Io immagino un megaconcerto con la partecipazione di tutti i nostri artisti lentinesi, anche sparsi per il mondo, da realizzarsi in questa estate alla Villa Comunale, con ricavato da devolversi alla ricostruzione del distrutto luogo d’incontro. Parliamone, ma parliamone subito, certamente creando un comitato che possa coordinare le iniziative. Ho già parlato con Turi Vasile, il quale, costernato per il triste avvenimento, si è già dichiarato a totale disposizione della sua Città, in tutti i sensi. Mi permetto ricordare, oltre ai tanti illustri nomi da te citati, che la sala ha ospitato anche Padre Ennio Pintacuda, il giudice Gianni Tinebra, Vincenzo Consolo, Silvano Nigro, Manlio Sgalambro, vi si sono celebrati matrimoni civili. Una cosa su tutte mi ha impressionato, nel triste scenario post incendio: non ha subito danno alcuno la poesia di Ciccio Carrà Tringali fatta allocare sul muro dell’ingresso principale, sotto forma di poesia murale di tua grande concezione, nel 1997 a cura del Comune di Lentini (Sindaco Raiti) e del Kiwanis Club Lentini (Presidente il sottoscritto); ebbene, la poesia ha resistito e chiede a gran voce di essere conservata dal prevedibile abbattimento del muro portante: è una richiesta che ho già fatto al Sindaco Mangiameli, il quale mi è apparso in tal senso disponibile: io credo ai segni del destino; pensa che proprio ieri, 2 Luglio, per una coincidenza di certo non prevista, è apparso su “La Sicilia” un bell’articolo di Maria Nivea Zagarella proprio sullo scomparso poeta “spaccapietre”, forse in un mondo da noi non percepibile qualcuno ci detta la via. Aldo Failla

SAVERIO BOSCO - segr. S.G.

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ANTHONY DI PIETRO - poeta, Connecticut

Da: Anthony Di Pietro [papadip50@yahoo.com] Inviato: [02/07/2007 16.52] 02/07/2007 16.52 Guglielmo mi unisco anch'io all'appello. Dicci come possiamo aiutarti. Tony Di Pietro

ROSSAN ZEREGA - Augusta

Sent: Friday, July 06, 2007 11:47 AM STO SEGUENDO CON AMMIRATA PARTECIPAZIONE LE MAIL CHE SI INTRECCIANO SUSCITANDO RICORDI ED EMOZIONI, INSIEME ALLA VOLONTA' CHE NON VADA PERDUTA LA GRANDE CAPACITA' DI "FARE STORIA", CULTURA E SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO E DELLE SUE TRADIZIONI NELLA CITTA' DI LENTINI. UNA PARTECIPAZIONE EMOTIVA MARCATA NEL MIO CUORE CHE LENTINI HA ACCOLTO ASSIEME ALLA MIA FAMIGLIA NEL LONTANO 1960 PRIMA PORTA DEL RAPPORTO MAI ESAURITO E FORTISSIMO DI CONOSCENZA E DI VITA DELLA SICILIA E DEI SUOI MILLE VOLTI. ADERISCO (SCUSANDOMI SE PER IMPEGNI PRECEDENTI NON SONO STATA PRESENTE ALLA RIUNIONE PRESSO LO STUDIO DELL'AVV. ALDO FAILLA, IERI) MA SE ANCHE DA AUGUSTA OCCORRESSE PUBBLICIZZARE PARTECIPAZIONE AD EVENTI (COME PER ENCELADO O EVENTUALI SPETTACOLI) O ALTRE IDEE E RIUNIONI IN MERITO, SONO A DISPOSIZIONE. MI PIACEREBBE ANCHE CHE SI RIPRENDESSE QUEL DISCORSO SULLA RIEVOCAZIONE DELLA MEMORIA DI QUEGLI ANNI… MA INTANTO PENSIAMO ALLA RICOSTRUZIONE!!!!!!!! BUON LAVORO A TUTTI ROSSANA ZEREGA

TINA FURN0' - editrice La Nota 7

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ALTRE ADESIONI

1.S. E. dott. Gabriele Alicata 2.dott. Franco Belfiore 3.avv. Giuseppe Cardillo 4.sig.ra Cavallaro, vedova S. Addamo 5.ins. Marina Ciurcina 6.scrittore Vincenzo Consolo 7.ing. Renato Demma 8.M° Luigi Dugo 9.preside Vittorio Emmi 10.dott. Gianni Failla 11.M° Riccardo Insolia 12.sig. Salvatore La Fata, imprenditore 13.vice questore Vincenzo Laezza 14.prof. Filippo Motta 15.prof. Silvano Nigro 16.prof. Paolo Ragazzi 17.S.E. dott. Severino Santiiapichi 18.I Sikania 19.S. E. dott. Gianni Tinebra 20.prof. Maria Nivea Zagarella 21.poeta Filippo Bozzali 22.sig. Francesco Guercio ex sindaco Carlentini 23.sig.ra Luisa Zarbano, cantante 24.sig. Bruno Gullotta, Musicista 25.sig. Alfredo Martines, imprenditore 26.sig. Ciro Militti, imprenditore 27.sig. Sergio Militti, imprenditore 28.sig. Gianluca Tramontana, ing. informatico 29.sig.ra Lidia Costanzo, ex amministratore 30.dott. Salvatore Giuffrida - pres. Slow food 31.geom Giuseppe Galatà - dicitore 32. avv. Lo Faro - resp. FI - Lentini 33. ing. Galatà

MARIELLA CRISTIANO - insegnante

Sent: Tuesday, July 03, 2007 12:09 AM Condivido appieno le esternazioni di Guglielmo Tocco. L'ex lavatoio ha rappresentato in questi anni l'unico luogo di confronto per la città. E' necessario mettere insieme tutte le risorse possibili affinchè la città possa riavere, al più presto, il suo AUDITORIUM. Sono disponibile a contribuire affinchè ciò possa avvenire. Mariella Cristiano

ALESSANDRO SUDANO - giornalista

Click here to typeSent: Wednesday, July 04, 2007 11:03 PM Caro Armando, neell'antico lavatoio il circolo arci,di cui ero uno degli animatori, organizzò tanti anni fa la prima iniziativa poetica a Lentini,il festival de3lla poesia, ispirata ad una analoga iniziativa che si svolgeva a Catania sotto la regiadell'amico Orazio Indelicato al teatro Piscator: fu una serata memorabile presentata da me e a cui partecparono anche amici catanesi e di cui voglio ricordare soprattutto l'emozione suscitata nella sala dai versi dell'amico Maurizio Ragaglia; negli anni successivi in qul luogo magico io, Alfio Caruso ed altri amici curammo una rassegna cinematografica, ma in quel posto si è anche sposata mia sorella.... Come si vede ci sono mille motivi affettivi per aderire all'iniziativa di Guglielmo Tocco. Alessandro Sudano

ARMANDO ANZALDO - insegnante

Inviato: [02/07/2007 17.22] 02/07/2007 17.22 Anch'io condivido l'idea di Tocco riguardo all'Antico Lavatoio e sono disposto ad impegnarmi in qualche modo Armando Anzaldo

ALFIO SIRACUSANO - Scrittore

From: <alfio.siracusano@simail.it> To: <armando.anzaldo@tin.it> Sent: Wednesday, July 11, 2007 10:08 PM Aderisco anch'io, ci mancherebbe altro! Ma il problema non è questo, o almeno non è questo soltanto. La verità vera è che Lentini ha dovuto "accontentarsi" del vecchio lavatoio, mentre presto potrebbe avere a disposizione quel gioiello di contenitore culturale che è il palazzo Beneventano, che potrebbe consentire assai più di quello che dava il glorioso edificio di via Focea. Che certo va ricostruito, ma con la coscienza che dovremmo tutti avere che è lì, nel palazzo Beneventano, che va ripensata la vita culturale lentinese (uffici della cultura, biblioteca collegata in rete con supporti mediali, fondazione Pisano, sale per conferenze, auditorium, mostra permanente di artisti lentinesi con pinacoteca ecc.). Tante adesioni fanno capire che sono in tanti, in questa città, ad essere abilitati a pensare in grande. Facciamolo, e stimoliamo la politica ad essere all'altezza dei cittadini che pensano di non doversi arrendere all'umiliazione del degrado. Gli incendi possono anche non essere dolosi, ma sono un segno: che qualcosa non regge più, se ne va. Se ne va la nostra storia, il nostro orgoglio, la nostra identità. E consentitemelo: ciò avviene perché sono almeno dieci anni che in questa città la cultura non è più all'ordine del giorno. Credo debba tornare ad esserlo. Alfio Siracusano.

GIUSEPPE MONCADA - preside, ex assessore

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ELIO MAGNANO - Ex sindaco

Inviato: [04/07/2007 12.18] 04/07/2007 12.18 Caro Guglielmo, non mi è possibile partecipare alla riunione di domani presso lo studio dell'avv. Failla. Condivido, comunque, pienamente la tua iniziativa. Ritienimi a disposizione per le successive iniziative. Ciao, Elio. Elio Magnano

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INCONTRI

dichiarazioni

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TINA FURN0' - Editrice La Nota 7

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GIUSEPPE MONCADA - Preside

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SAVERIO BOSCO - Segr. Sinistra Giovanile

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IMMAGINI

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Video Antico Lavatoio in fiamme

DICHIARAZIONI

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TURI VASILE - scrittore, regista, produttore

L'Antico Lavatoio di Lentini, destinato a proteggere la dignità del lavoro femminile sottraendolo alle incertezze e a volte ai rigori dell'esterno, è stato distrutto quasi certamente da un incendio doloso. I piromani hanno inteso con il loro gesto lanciare un segnale di sfregio alla cultura e all'arte, essendo stato il Lavatoio trasformato in Auditorium Comunale. Vi si tenevano convegni, mostre, concerti e conferenze; dava fastidio solo a quegli ignoranti e a quegli incolti che si sentono offesi dalla cultura per un complesso di inferiorità. Le fiamme sono a volte purificatrici ma sono anche la pena inflitta ai dannati. In questo caso esse sono, metaforicamente, destinate a inquietare le loro coscienze. Le condanna la reazione dei cittadini lentinesi anche della diaspora che manifestano la loro indignazione e offrono la loro solidarietà anche materiale perché il Lavatoio sia ricostruito al più presto. Si tratta di salvare un sogno di civiltà di una Città che tanti contributi ha dato alla Filosofia e alla Poesia. Si tratta di isolare i colpevoli alla loro vergogna. Turi Vasile

L'Appello di GUGLIELMO TOCCO

L’antico Lavatoio, l’Auditorium Comunale di via Focea non cè più. Un incendio lo ha distrutto in un caldo pomeriggio di questa orribile estate lentinese (pochi giorni fa altri incendi hanno distrutto magazzini e depositi, per non dire dell’incendio della Cityper di qualche mese fa). L’auditorium fu ricavato dalla struttura del vecchio lavatoio comunale (poi deposito di mezzi e utensili della Nettezza Urbana) poco più di vent’anni fa. Il progetto fu redatto dall’istituto per Geometri, ma la volontà politica, bisogna riconoscerlo, fu dell’on.le Mario Bosco, allora sindaco, del preside Giuseppe Moncada, all’epoca assessore ai Lavori Pubblici, e di Riccardo Insolia, già sindaco e in quel periodo segretario del PCI. Per oltre vent’anni e fino a ieri l’Antico Lavatoio è stato l’Agorà della città: è stato il luogo dove si sono tenuti gli incontri, i dibattiti, i convegni, i congressi di partito, il battesimo di nuove formazioni politiche, la presentazioni di liste e di candidati, la presentazione delle squadre di calcio ad inizio stagione, le rappresentazioni e i saggi scolastici, ma anche qualche concerto, qualche rappresentazione teatrale e molti matrimoni civili. Io e la mia vasta cerchia di amici vi abbiamo tenuto la presentazione di tutti i San Valentino, le serate delle Cicogne (una dedicata alla poesia di Papa Giovanni Paolo II, una a Carlo Lo Presti, una a Sebastiano Addamo, una a Nino Uccello, una ai sindaci-poeti di Lentini, Carlentini e Francofonte…). Il Kiwanis club, tra le tante iniziative, vi ha tenuto molte edizioni del premio Nazionale di Poesia dialettale intitolato a Ciccio Carrà Tringali. Vi si sono tenute mostre d’arte, presentazioni di libri (Cardillo, Valenti, Cardello, Tinnirello, Siracusano, Martines, Zagarella, Cannone, io stesso). Sul suo piccolo palcoscenico sono passati il senatore Macaluso, il giudice Santiapichi, lo scrittore Vincenzo Consolo, il professore Sylvano Nigro, il Filosofo Manlio Sgalambro, lo scrittore Sebastiano Addamo, il regista e scrittore Turi Vasile, don Ciotti, i presidenti della Commissione Antimafia Centaro e Lumia, tutti i politici della provincia ancora in auge, dal presidente della provincia Marziano agli on.li Santi Nicita, Pippo Gianni, Rino Piscitello, Centaro, Zappulla, De Benedictis, rotondo, Confalone, Granata, … Ora questo luogo non c’è più. Ma non manca solo il luogo della memoria del ricordo di momenti indimenticabili e di confronti appassionati, di eleborazione di idee. Manca anche il posto dove continuare ad incontrarsi, a confrontarsi, ad elaborare. Immagino che il comune provvederà, prima o poi, a ricostruirlo o a sostituirlo con un altro. Ma credo che si possa fare qualcosa di più, di meglio, di più veloce, di molto onorevole: mobilitare l’intera città perché il l’antico lavatoio venga ricostruito subito da tutti noi. Molte delle personalità citate hnno la possibilità di dare un contributo in denaro proporzionato alle proprie possibilità. Molte imprese, molti studi tecnici, molti comercianti possono dare un piccolo contributo. Ma possono essere organizzate anche mille serate di spettacolo, di musica, di teatro con l’obbiettivo di destinare gli incassi interamente alla ricostruzione dell’Antico Lavatoio (penso alla Compagnia dell’Encelado Superbo, ad Alfio Antico, ai Sikania, ai fratelli Cattano, a Enzo Ferraro per lo spettacolo, a tanti artisti che potrebbero donare loro opere per un’asta, ecc.) Dalla sciagura può nascere una opportunità: ripristinare uno spirito comunitario di questa città, attualmente perduto, attorno al nobile obbiettivo della ricostruzione del lavatorio. Si può costituire immediatamente un comitato di cittadini dinamici, conosciuti, apprezzati, fuori dalla mischia, in grado di unire e di collegarsi con i più vari e vasti ambiti della città. A me vengono in mente i nomi dell’avvocato Aldo Failla, del professore Alfredo Sgroi, dell’opinionista Salvatore Martines, del professor Armando Anzaldo, del maestro Enzo Ferraro, del dott. Franco Belfiore, ma chissà quanti altri potranno essere chiamati o potranno offrirsi volontari per questo ruolo. Da qua a Natale potremmo raggiungere un traguardo di tappa abbastanza vicino a quello finale. Guglielmo Tocco

CARMELO ABRAMO - ingegnere, insegnante

Inviato: [08/07/2007 0.17] 08/07/2007 0.17 Caro Gugliemo, sono stato assente qualche giorno da Lentini ed al rientro ho appreso e visto lo spettacolo desolante dei resti dell’ex-Lavatoio. Ho letto anche (ovviamente con ritardo) il tuo accorato appello con il quale, fra l’altro, mi hai fatto ricordare le innumerevoli iniziative che Lì si sono svolte. E leggendo me ne ricordavo altre. Non sto a tediarti più a lungo … solo desidero dirti che anche se non ho potuto rispondere subito al tuo appello … sono qui pronto a lavorare con tutti voi perché al più presto si possa consegnare quel luogo di cultura alla Città e soprattutto ai giovani. Tu sai che le mie competenze sono tecniche ed informatiche e per questo mi metto a disposizione di quanto andrà fatto e per quanto sono in grado di fare. Con ciò non intendo escludere anche un apporto di natura economica al progetto di rinascita. Grazie Guglielmo, per le tue iniziative come al solito brillanti e tempestive. Con affetto, tuo affezionato Carmelo Abramo

SEBASTIANO NER I- deputato, magistrato

Inviato: [03/07/2007 0.37] 03/07/2007 0.37 Caro Guglielmo, pur notando con rammarico di non essere nei tuoi pensieri tra i tanti che all'aufitorium hanno vissuto momenti importanti della loro vita e di quella di Lentini, aderisco convinto ad ogni iniziativa che possa ridare alla città un luogo di aggregazione poliforme. Nello Neri

PER CONTRIBUIRE

Conto Corrente per il versamento Banca Unipol Conto 90404 ABI 3127 CAB 84720 - COMITATO DEI GARANTI Avvocato Aldo Failla Preside Giuseppe Moncada dottor Franco Belfiore

FRANCESCO VALENTI - archeologo, storico

Inviato: [02/07/2007 13.59] 02/07/2007 13.59 Caro Guglielmo sono d'accordo con te e vorrei anche io dare un contributo anche se non sono tra gli uomini che contano (1 2 3 4 5 .......che tu citi) posso fare qualcosa? magari il primo libro che scrivo lo presentiamo nel nuovo lavatoio? dott. Valenti Francesco

GABRIELE - medico, cantante

Inviato: [02/07/2007 11.45] 02/07/2007 11.45 Caro Guglielmo, ieri sera mentre cantavo ho appreso dagli amici di Lentini che il lavatoio era stato distrutto dalle fiamme e subito ho pensato a te e al nostro incontro, quando hai letto le poesie di Tony. Una grave perdita per la città, ma anche, come dici tu, un'opportunità e una scommessa per la rinascita del simbolo di cultura e aggregazione, del cuore pulsante di questa Lentini che tanto ha dato e saputo esprimere nel corso della storia. Rimboccati le maniche dunque caro amico, smuovi le coscienze di politici e uomini di cultura e parti in quarta per ridare lustro e prestigio a questa nostra bistrattata terra. Con affetto. Gabriele

CIRO GRECO -consigliere comunale

Intervento del Prof. Ciro Greco, Capogruppo de “La Margherita” nel consiglio omunale di lentini, nella seduta del 10 luglio 2007 nel corso dello spazio destinato alle comunicazioni dei consiglieri comunali. Intervengo in rappresentanza del gruppo de “La Margherita” nello spazio dedicato alle comunicazioni per sviluppare due considerazioni e formulare due proposte. La prima considerazione e la prima proposta. Nel corso della settimana che si è appena conclusa molti nostri concittadini impegnati nella vita culturale, sociale ed economica della nostra comunità si sono riuniti e hanno intrapreso iniziative finalizzate a sollecitare, in breve tempo, la ricostruzione dell’auditorium comunale di via Focea, distrutto da un incendio domenica 1 luglio. Con sentite e pubbliche prese di posizione hanno sottolineato come l’ex lavatoio per più di vent’anni ha rappresentato il principale luogo dello svolgimento della vita democratica della città, utilizzato dalle scuole, dalle associazioni, dagli enti pubblici, dai partiti, dai circoli e dai singoli cittadini per promuovere incontri, dibattiti, convegni, congressi, presentazione di libri, concerti, spettacoli ed altro. Questi cittadini hanno giustamente evidenziato che la distruzione dell’auditorium comunale rappresenta una grave perdita non soltanto per il patrimonio edilizio lentinese ma soprattutto per la vita culturale e sociale della città. E hanno avviato, simbolicamente e concretamente, una colletta per consentire la ricostruzione del sito distrutto. Noi de “La Margherita” ci sentiamo vicini a questi cittadini, che promuovono un’istanza giusta, condivisa, credo, dall’intera città. Per questo motivo proponiamo all’amministrazione di predisporre, in tempi rapidi, un progetto per la ricostruzione dell’auditorium comunale di via Focea in chiave moderna, in grado di offrire i servizi che ha reso in questi venti anni con una struttura più efficiente e di verificare, tramite il Ministero per i Beni Culturali, anche direttamente il vicepremier On. Francesco Rutelli, e attraverso le opportunità offerte dai finanziamenti europei gestiti dalla Regione Siciliana, la possibilità di reperire risorse per la realizzazione della nuova struttura. Al tempo stesso, nel frattempo che si verifichi la possibilità di utilizzare queste fonti, chiediamo all’amministrazione comunale di mettere a disposizione dei cittadini, delle associazioni, dei club service e di tutte le organizzazioni che hanno usufruito dell’ex lavatoio, gli auditorium della scuola Vittorio Veneto di via Piave e della scuola Bottiglieri di via Federico di Svevia, predisponendo i dovuti servizi, al fine di consentire che la ricca vita culturale e sociale della città possa proseguire senza essere penalizzata dal grave incendio che ha distrutto l’ex lavatoio. e

RITA DISCO - Siracusa

Anche da Siracusa, condanniamo questa stupida manifestazione di inciviltà. E' proprio una vergogna! Rita Disco ---------- Initial Header ----------- From : agiresolidalesr@yahoogroups.com> To : Undisclosed-Recipient:, > Cc : Date : Sat, 8 Sep 2007 09:02:57 +0200 Subject : [agiresolidalesr] Fw: Turi Vasile sull'Antico lavatoio > > ----- Original Message ----- > From: Comitato Antico Lavatoio > To: agiresolidalelentini1@yahoo.it> ; Anzaldo Armando > Sent: Saturday, September 08, 2007 8:04 AM > Subject: Turi Vasile sull'Antico lavatoio > > > L'Antico Lavatoio di Lentini, destinato a proteggere la dignità del lavoro femminile sottraendolo alle incertezze e a volte ai rigori dell'esterno, è stato distrutto quasi certamente da un incendio doloso. > > I piromani hanno inteso con il loro gesto lanciare un segnale di sfregio alla cultura e all'arte, essendo stato il Lavatoio trasformato in Auditorium Comunale. Vi si tenevano convegni, mostre, concerti e conferenze; dava fastidio solo a quegli ignoranti e a quegli incolti che si sentono offesi dalla cultura per un complesso di inferiorità. > > Le fiamme sono a volte purificatrici ma sono anche la pena inflitta ai dannati. > > In questo caso esse sono, metaforicamente, destinate a inquietare le loro coscienze. Le condanna la reazione dei cittadini lentinesi anche della diaspora che manifestano la loro indignazione e offrono la loro solidarietà anche materiale perché il Lavatoio sia ricostruito al più presto. > > Si tratta di salvare un sogno di civiltà di una Città che tanti contributi ha dato alla Filosofia e alla Poesia. Si tratta di isolare i colpevoli alla loro vergogna. > > > > Turi Vasile

GIUSEPPE CARDELLO - poeta,

From: "Giuseppe Cardello" <gcardello@interfree.it> To: <armando.anzaldo@tin.it> Sent: Monday, July 02, 2007 3:41 PM Faccio mio l'appello di Guglielmo. E' chiaro che io e La Compagnia d'Encelado Superbo siamo pronti a qualsiasi iniziativa affinchè la nostra città possa riavere al più presto uno dei suoi pochi luogo d'incontro. Pippo Cardello Encelado Superbo

SALVATORE DI SALVO - Giornalista

Original Message ----- From: "Salvo Di Salvo" <salvo.disalvo@tin.it> To: "armando anzaldo" <armando.anzaldo@tin.it> Sent: Monday, July 02, 2007 5:40 PM Ho letto la riflessione di Guglelmo e la condivido. Sono disposto a sostenere le iniziative per la ricostruzione. Salvatore Di Salvo

ALDO FAILLA - avvocato, pres. Comitato Antico lavatoio

Inviato: [03/07/2007 9.53] 03/07/2007 9.53 Caro Guglielmo, la notizia, o meglio la diretta visione dell’incendio dell’auditorium comunale ha certamente colpito quanti, come me e come te, si sono misurati ed incontrati nel palcoscenico più importante della vita pubblica e socio-culturale di Lentini e dintorni. Quel sito, così duramente ferito, forse colpito a morte, ha rappresentato, ritengo, l’essere, l’essenza ed il divenire di diverse generazioni di cittadini non soltanto lentinesi, che hanno a cuore la crescita del Territorio e la giusta conservazione del patrimonio, progettandone insieme il futuro. Ed è per questo che nessuno di noi può, vuole e deve arrendersi all’idea che tale simbolo di eguaglianza e democrazia possa essere considerato perduto per sempre. Approvo ed anzi sposo la tua idea di mobilitarci tutti affinché al più presto, espletate le doverose indagini tecnico-giudiziarie, l’Auditorium possa risorgere, come l’Araba Fenice dalle sue ceneri (ex ceneris resurgit). E’ un discorso da fare adesso e non domani. Io immagino un megaconcerto con la partecipazione di tutti i nostri artisti lentinesi, anche sparsi per il mondo, da realizzarsi in questa estate alla Villa Comunale, con ricavato da devolversi alla ricostruzione del distrutto luogo d’incontro. Parliamone, ma parliamone subito, certamente creando un comitato che possa coordinare le iniziative. Ho già parlato con Turi Vasile, il quale, costernato per il triste avvenimento, si è già dichiarato a totale disposizione della sua Città, in tutti i sensi. Mi permetto ricordare, oltre ai tanti illustri nomi da te citati, che la sala ha ospitato anche Padre Ennio Pintacuda, il giudice Gianni Tinebra, Vincenzo Consolo, Silvano Nigro, Manlio Sgalambro, vi si sono celebrati matrimoni civili. Una cosa su tutte mi ha impressionato, nel triste scenario post incendio: non ha subito danno alcuno la poesia di Ciccio Carrà Tringali fatta allocare sul muro dell’ingresso principale, sotto forma di poesia murale di tua grande concezione, nel 1997 a cura del Comune di Lentini (Sindaco Raiti) e del Kiwanis Club Lentini (Presidente il sottoscritto); ebbene, la poesia ha resistito e chiede a gran voce di essere conservata dal prevedibile abbattimento del muro portante: è una richiesta che ho già fatto al Sindaco Mangiameli, il quale mi è apparso in tal senso disponibile: io credo ai segni del destino; pensa che proprio ieri, 2 Luglio, per una coincidenza di certo non prevista, è apparso su “La Sicilia” un bell’articolo di Maria Nivea Zagarella proprio sullo scomparso poeta “spaccapietre”, forse in un mondo da noi non percepibile qualcuno ci detta la via. Aldo Failla

SAVERIO BOSCO - segr. S.G.

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ANTHONY DI PIETRO - poeta, Connecticut

Da: Anthony Di Pietro [papadip50@yahoo.com] Inviato: [02/07/2007 16.52] 02/07/2007 16.52 Guglielmo mi unisco anch'io all'appello. Dicci come possiamo aiutarti. Tony Di Pietro

ROSSAN ZEREGA - Augusta

Sent: Friday, July 06, 2007 11:47 AM STO SEGUENDO CON AMMIRATA PARTECIPAZIONE LE MAIL CHE SI INTRECCIANO SUSCITANDO RICORDI ED EMOZIONI, INSIEME ALLA VOLONTA' CHE NON VADA PERDUTA LA GRANDE CAPACITA' DI "FARE STORIA", CULTURA E SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO E DELLE SUE TRADIZIONI NELLA CITTA' DI LENTINI. UNA PARTECIPAZIONE EMOTIVA MARCATA NEL MIO CUORE CHE LENTINI HA ACCOLTO ASSIEME ALLA MIA FAMIGLIA NEL LONTANO 1960 PRIMA PORTA DEL RAPPORTO MAI ESAURITO E FORTISSIMO DI CONOSCENZA E DI VITA DELLA SICILIA E DEI SUOI MILLE VOLTI. ADERISCO (SCUSANDOMI SE PER IMPEGNI PRECEDENTI NON SONO STATA PRESENTE ALLA RIUNIONE PRESSO LO STUDIO DELL'AVV. ALDO FAILLA, IERI) MA SE ANCHE DA AUGUSTA OCCORRESSE PUBBLICIZZARE PARTECIPAZIONE AD EVENTI (COME PER ENCELADO O EVENTUALI SPETTACOLI) O ALTRE IDEE E RIUNIONI IN MERITO, SONO A DISPOSIZIONE. MI PIACEREBBE ANCHE CHE SI RIPRENDESSE QUEL DISCORSO SULLA RIEVOCAZIONE DELLA MEMORIA DI QUEGLI ANNI… MA INTANTO PENSIAMO ALLA RICOSTRUZIONE!!!!!!!! BUON LAVORO A TUTTI ROSSANA ZEREGA

TINA FURN0' - editrice La Nota 7

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ALTRE ADESIONI

1.S. E. dott. Gabriele Alicata 2.dott. Franco Belfiore 3.avv. Giuseppe Cardillo 4.sig.ra Cavallaro, vedova S. Addamo 5.ins. Marina Ciurcina 6.scrittore Vincenzo Consolo 7.ing. Renato Demma 8.M° Luigi Dugo 9.preside Vittorio Emmi 10.dott. Gianni Failla 11.M° Riccardo Insolia 12.sig. Salvatore La Fata, imprenditore 13.vice questore Vincenzo Laezza 14.prof. Filippo Motta 15.prof. Silvano Nigro 16.prof. Paolo Ragazzi 17.S.E. dott. Severino Santiiapichi 18.I Sikania 19.S. E. dott. Gianni Tinebra 20.prof. Maria Nivea Zagarella 21.poeta Filippo Bozzali 22.sig. Francesco Guercio ex sindaco Carlentini 23.sig.ra Luisa Zarbano, cantante 24.sig. Bruno Gullotta, Musicista 25.sig. Alfredo Martines, imprenditore 26.sig. Ciro Militti, imprenditore 27.sig. Sergio Militti, imprenditore 28.sig. Gianluca Tramontana, ing. informatico 29.sig.ra Lidia Costanzo, ex amministratore 30.dott. Salvatore Giuffrida - pres. Slow food 31.geom Giuseppe Galatà - dicitore 32. avv. Lo Faro - resp. FI - Lentini 33. ing. Galatà

MARIELLA CRISTIANO - insegnante

Sent: Tuesday, July 03, 2007 12:09 AM Condivido appieno le esternazioni di Guglielmo Tocco. L'ex lavatoio ha rappresentato in questi anni l'unico luogo di confronto per la città. E' necessario mettere insieme tutte le risorse possibili affinchè la città possa riavere, al più presto, il suo AUDITORIUM. Sono disponibile a contribuire affinchè ciò possa avvenire. Mariella Cristiano

ALESSANDRO SUDANO - giornalista

Click here to typeSent: Wednesday, July 04, 2007 11:03 PM Caro Armando, neell'antico lavatoio il circolo arci,di cui ero uno degli animatori, organizzò tanti anni fa la prima iniziativa poetica a Lentini,il festival de3lla poesia, ispirata ad una analoga iniziativa che si svolgeva a Catania sotto la regiadell'amico Orazio Indelicato al teatro Piscator: fu una serata memorabile presentata da me e a cui partecparono anche amici catanesi e di cui voglio ricordare soprattutto l'emozione suscitata nella sala dai versi dell'amico Maurizio Ragaglia; negli anni successivi in qul luogo magico io, Alfio Caruso ed altri amici curammo una rassegna cinematografica, ma in quel posto si è anche sposata mia sorella.... Come si vede ci sono mille motivi affettivi per aderire all'iniziativa di Guglielmo Tocco. Alessandro Sudano

ARMANDO ANZALDO - insegnante

Inviato: [02/07/2007 17.22] 02/07/2007 17.22 Anch'io condivido l'idea di Tocco riguardo all'Antico Lavatoio e sono disposto ad impegnarmi in qualche modo Armando Anzaldo

ALFIO SIRACUSANO - Scrittore

From: <alfio.siracusano@simail.it> To: <armando.anzaldo@tin.it> Sent: Wednesday, July 11, 2007 10:08 PM Aderisco anch'io, ci mancherebbe altro! Ma il problema non è questo, o almeno non è questo soltanto. La verità vera è che Lentini ha dovuto "accontentarsi" del vecchio lavatoio, mentre presto potrebbe avere a disposizione quel gioiello di contenitore culturale che è il palazzo Beneventano, che potrebbe consentire assai più di quello che dava il glorioso edificio di via Focea. Che certo va ricostruito, ma con la coscienza che dovremmo tutti avere che è lì, nel palazzo Beneventano, che va ripensata la vita culturale lentinese (uffici della cultura, biblioteca collegata in rete con supporti mediali, fondazione Pisano, sale per conferenze, auditorium, mostra permanente di artisti lentinesi con pinacoteca ecc.). Tante adesioni fanno capire che sono in tanti, in questa città, ad essere abilitati a pensare in grande. Facciamolo, e stimoliamo la politica ad essere all'altezza dei cittadini che pensano di non doversi arrendere all'umiliazione del degrado. Gli incendi possono anche non essere dolosi, ma sono un segno: che qualcosa non regge più, se ne va. Se ne va la nostra storia, il nostro orgoglio, la nostra identità. E consentitemelo: ciò avviene perché sono almeno dieci anni che in questa città la cultura non è più all'ordine del giorno. Credo debba tornare ad esserlo. Alfio Siracusano.

GIUSEPPE MONCADA - preside, ex assessore

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ELIO MAGNANO - Ex sindaco

Inviato: [04/07/2007 12.18] 04/07/2007 12.18 Caro Guglielmo, non mi è possibile partecipare alla riunione di domani presso lo studio dell'avv. Failla. Condivido, comunque, pienamente la tua iniziativa. Ritienimi a disposizione per le successive iniziative. Ciao, Elio. Elio Magnano

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